Rabobank ha pubblicato un’indagine sul commercio del vino sfuso nell’anno 2011. Il totale dei vino sfuso venduto è 37,23 milioni di ettolitri a un prezzo medio di 0,65 hl/litro.
Il primo paese importatore è la Germania e lo si può anche comprendere visto l’esigua produzione che la caratterizza.
Sorprende al secondo posto la Francia, che acquista a 0,3 €/litro, per cui si potrebbe pensare che non sia tutto per il mercato interno. L’Inghilterra importa 3,848 milioni di vino, ma il suo prezzo per litro è elevato, 0,92 €, forse c’è un po’ di riguardo per una qualità più che decente.
Anche l’Italia importa vino sfuso, si piazza al sesto posto e il prezzo medio di acquisto è di 0,46 €/litro.
Due dati sono curiosamente sorprendenti (ma non più di tanto). Il primo è relativo alla Svezia, non tanto perché importa vino sfuso, ma per il prezzo veramente al top: 1,46 € al litro; va anche precisato però che il 50% dei vini importati in Svezia nel 2011 sono sfusi.
Anche il mercato cinese è in fermento, si è già piazzato al settimo posto, e mostra un trend in ascesa; il prezzo è appetibile perché sfiora per un litro quasi 0,75 €
NAZIONE
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MILIONI DI HL
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PREZZO MEDIO €/L
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GERMANIA
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9,305
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0,51
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FRANCIA
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5,244
|
0,34
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INGHILTERRA
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3,848
|
0,92
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USA
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2,345
|
0,77
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RUSSIA
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2,259
|
0,44
|
ITALIA
|
2,015
|
0,46
|
CINA
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1,202
|
0,75
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SVEZIA
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0,966
|
1,46
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PORTOGALLO
|
0,937
|
0,37
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CANADA
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0,927
|
0,71
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Nello specchietto mancano alcune nazioni importanti come Spagna, Australia, Argentina, Cile e Sud Africa, forse sono quelle che esportano di più questa tipologia di vino. L’Australia, per esempio, esporta il 52% del suo vino in versione sfuso, e anche il bag and box sta aumentando, il prezzo medio dello sfuso, nel 2011/2012, è stato 0,79 € al litro.
Gli operatori sono preoccupati per l’andamento del 2013, in primis perché la raccolta è stata fiacca, per cui le tensioni che si innescheranno potrebbero portare a oscillazioni di prezzi.
Le prime avvisaglie si sono avute nei prezzi del vino bianco d’entrata, soprattutto in quello spagnolo che è passato tra agosto e ottobre da 0,45 € a 0,60 €/litro. Questo scatto verso l’alto dei vini bianchi, incluse le basi per spumanti da grande distribuzione, sta creando un po’ di parapiglia perché in questa situazione di crisi non è detto che la GD faccia buon viso a cattiva sorte.
Daniel Murphy, della Società Daniel Murphy Wine, attiva sul mercato della mediazione internazionale del vino, fa un’analisi proiettata nel medio periodo: «Siamo in un periodo di grande cambiamento, dove la produzione mondiale sta raggiungendo un livello di equilibrio in rapporto al consumo mondiale. Questo equilibrio è globale e alcune categorie di vino potrebbero veder sopraggiungere una carenza e altre trovarsi in situazioni di eccedenza». Alcuni grandi operatori, tedeschi soprattutto, hanno razzolato i mercati del vino bianco per anticipare gli effetti di eventuali tensioni nel 2013; tensioni che diventeranno certezze, visto che le tre grandi nazioni produttrici, Francia, Italia e Spagna, hanno vissuto una vendemmia 2012 a regime ridotto.