Tutto l’alcol dello Squalo

Il 20 giugno del 1975, quarantaquattro anni fa, usciva al cinema Lo Squalo di Steven Spielberg, destinato a finire – a ragione – nei manuali di regia di tutto il mondo. Gli alcolici, all’interno del film, occupavano un discreto spazio, a partire dalle lattine di birra consumate a bordo dell’Orca, la malandata barca da pesca del ruvido veterano di guerra, ora cacciatore di squali, Quint. Fracassata con una mano sola dal baleniere (qui la scena), in un impeto di machismo, la birra era una vera lager prodotta della Narragansett, un birrificio di Rhode Island ancora oggi in attività, che ha ben pensato di celebrare la nota scena a quarant’anni dal film, come potrete vedere qui.
Proprio Robert Shaw, che di Quint fu interprete, propose a Spielberg di bere a volontà prima della famosa scena del racconto dell’affondamento della USS Indianapolis. Il copione prevedeva che tutti e tre fossero un po’ brilli, quindi un po’ di alcol reale avrebbe dato maggiore credibilità alla situazione. Il regista accettò la proposta, ma Shaw si immedesimò decisamente troppo: era talmente ubriaco al momento delle riprese che dovettero rimandare tutto al giorno dopo. Fu lo stesso Shaw a richiamare Spielberg nel cuore della notte, per scusarsi. Riprenderà da sobrio, il giorno dopo, e regalerà al mondo una delle scene più indimenticabili della cinematografia degli anni Settanta. Lo stesso Spielberg commentò: “era come vedere recitare Laurence Olivier sul palco. Abbiamo impiegato al massimo quattro ciak”.
Anche il tormentato poliziotto Martin Brody (Roy Scheider) non disdegna il bere, ma a differenza del sofisticato biologo marino Matt Hooper (Richard Dreyfuss), non sembra andare tanto per il sottile. Durante la cena a casa Brody, infatti, riempie un intero tumbler col vino rosso, come se fosse Coca Cola, sordo alle proteste di un indignato Hooper. Per sottolineare la macroscopica distanza tra i due, a Hooper sarà destinato un più appropriato calice. Qui la scena.
Diversamente dai personaggi che interpretavano, Richard Dreyfuss e Robert Shaw furono in ottimi rapporti. Grande attore britannico, Shaw aveva seri problemi di dipendenza dall’alcool, come l’incidente sul set aveva dimostrato. Durante le riprese in mare, sorseggiando un bicchiere di whisky, confessò a Dreyfuss, il suo desiderio di smettere di bere una volta per tutte. Lui lo prese in parola: gli strappò il bicchiere dalle mani e lo lanciò fuori dalla barca. L’amicizia, purtroppo, non durerà a lungo: Shaw morirà nel 1978, lo stesso anno in cui Dreyfuss scoprirà la cocaina. Ne uscirà anni dopo, forse anche in memoria del vecchio compagno di set.
Gherardo Fabretti